QUESTIONE DI GUSTI di Irene Auletta










Sto pensando ad una conferenza che tratti i temi del materno attraverso una lente pedagogica e penso che ormai i tradizionali modelli di conduzione frontale hanno sempre più bisogno di essere affiancati da altri capaci di esplorare forme e modelli differenti. Se coinvolgessi altre colleghe? Magari anche con esperienze e professionalità diverse dalla mia?

Qualche mese dopo ci rivedo lì, in una sera di dicembre freddissima e in una sede che iniziamo a trasformare. Dalle borse che ciascuna di noi ha portato da casa compaiono stoffe, lampade, candele, tappeti, libri, leggii. La stanza si scalda improvvisamente e quando la riguardo, pronta ad accogliere i partecipanti, mi pare che abbiamo compiuto una piccola magia.

Era il dicembre del 2010 e da allora il nostro gruppo ha raccolto una bella storia fatta di incontri, trasformazioni, nuove idee e pensieri. Delle persone presenti quella sera ne sono rimaste tre e altre due si sono aggiunte cammin facendo, nella bellezza di potersi scegliere e riscegliere ogni volta, grazie alla rinnovata volontà e possibilità di costruire insieme un nostro piccolo passo di cultura. Si, volevo scrivere proprio passo perché tante volte le immagini e le metafore della danza ci hanno accompagnato nelle nostre riflessioni e così ci piace ritrovarle anche nel nome di questo Blog.

Negli anni sono nati parecchi progetti e diversi siamo riuscite a realizzarli, sempre accompagnate dalla passione di scoprire e imparare grazie all’idea attraversata. Molti dei nostri scambi avvengono ancora oggi online e l’incontro con la scrittura continua ad offrirci la possibilità di sperimentare la concretezza delle idee e la loro maturazione anche in assenza di quella prossimità fisica che anni fa sembrava indispensabile.

Se è vero che a scrivere si impara anche scrivendo, il Blog assume le vesti di una nuova avventura per noi e per chi, a noi vicino, vorrà cogliere l’occasione per condividere pensieri, idee, riflessioni, intorno ai temi oggetto del nostro sguardo peculiare.

Se guardo a quel lontano dicembre vedo alcune cose passate e altre che ancora oggi ci accompagnano. Le nostre borse da Mary Poppins in occasione dell’allestimento di uno spazio per un nostro evento rimangono tra i miei ricordi più cari ma, allo stesso modo mi scaldano le risate, l’aria frizzante di idee nascenti, la tensione di una prova e la soddisfazione dei commenti di quanti abbiamo incontrato in occasione delle nostre proposte culturali. Nella mia borsa personale unisco a tutto questo quella continua voglia di ricerca che guarda il mondo con molti punti interrogativi nel desiderio di assaporarne il gusto della scoperta.

Ecco, ora sono curiosissima. Che gusto avrà questo Blog?

Commenti

  1. Ricordo molto bene il clima di entusiasmo che caratterizza le nuove e belle sfide.
    Oltre che, soprattutto, le "mitiche" borse di Mary Poppins che ciascuna di noi portava con sè.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Direi che soprattutto per le borse ancora oggi Monica non ci facciamo mancare nulla!!

      Elimina
  2. vi seguo dall'altro blog a questo, buon lavoro
    mariam

    RispondiElimina
  3. Sempre con la voglia di creare momenti che intrecciano riflessioni sulla vita, sull'educazione e sulla bellezza.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari