Filando storie


di Irene Auletta


E ancora una volta eccoci li, in compagnia di quel clima frizzante che definisce sempre i nostri incontri di progettazione e di seguito, quelli in cui concretamente si realizzano le iniziative. Stavolta l'evento Tessere Mondi si svolge in una location che riconosce chiaramente il nostro partner, oltre che nel luogo dell’accoglienza, nelle figure attente e disponibili delle referenti dell'Istituto Maria Ausiliatrice.
Quest’anno poi, insieme a quest’evento, come gruppo Amazzone o Penelope festeggiamo anche il nostro settimo compleanno e un po' ci sentiamo proprio così, come a sette anni, tra nuove e rassicuranti radici e con ali birichine sempre pronte a nuovi saltelli e tentativi. A volte, il nostro settennio ci ha fatto incontrare anche qualche criticità e piccola tensione, come qualsiasi gruppo che si rispetti ma, il bello di questa nostra esperienza, è caratterizzato da quella creatività che arriva ogni volta ad aiutarci lasciandoci sempre qualche sorpresa inattesa. Così è stato per Tessere Mondi. 
Facendo tesoro anche di rimandi ricevuti in passato, abbiamo curato con maggiore attenzione le tessiture tra le parti e, proprio per questo, sono stati introdotti preziosi ricami di autrici. Come nel nostro stile, non sono mancate le testimonianze raccolte da donne assai generose che, quest'anno, sono state particolarmente intense ed emozionanti. Lo stesso, per le interviste impossibili alle Dee che hanno accarezzato la realtà con lo sguardo del mito restituendo a ciascuna donna specchi magici in cui potersi un po' riflettere.
La parola ai bambini sul tema è arrivata a scaldare strappando un sorriso e, come sempre,  la passione di chi l'ha raccolta e' arrivata fresca e profonda. Infine, il filo pedagogico si e' divertito anche stavolta a raccontare, interrogare e nominare. Tra riflessioni, ricerca, nuovi apprendimenti e possibilità. Le parole si sono alternate utilizzando differenti registri comunicativi e sono state accompagnate dai suoni e dalla voce della nostra dea della musica.
E vogliamo dire qualcosa del pubblico? Un respiro collettivo che ci ha tenuto per mano per tutto il tempo, tra sorrisi e commozione, attento e disponibile a farsi incontrare. Un grazie sentito e rinnovato già altrove perchè anche saper ascoltare è un’arte.
Rudolf Steiner ha sottolineato come nel primo settennio "il bambino impara a camminare, a parlare, a pensare e a dire io a se stesso; senza l’esempio di altri uomini da imitare il bambino non imparerebbe a crescere nel modo giusto".
Come gruppo Amazzone o Penelope credo che nel nostro settennio abbiamo imparato a dire noi e sappiamo con certezza che, senza lo sguardo peculiare di ciascuna, oggi saremmo di sicuro più piccole e decisamente meno ricche, di sapere e di bellezza. 



Commenti

  1. Grazie Irene per aver trovato "le parole per dirlo", sono proprio sette anni di lavoro e incontro intenso e aperto al mondo. Un'esperienza per me unica, in un gruppo al femminile imperfetto ma autentico e pieno di bella energia e creatività.
    Grazie anche perché, sette anni fa, la scintilla che ha fatto partire questo viaggio, è stata la Conferenza nella quale ci hai coinvolte e, quindi, il tuo tocco è stato, come sempre, fondamentale!

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    1. Grazie anche a te Monica per il lavoro, la ricerca e la leggerezza cercata insieme, ieri e oggi!

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