Cara amica ti scrivo ...



di Nadia Ferrari



Cara Amazzone o Penelope,


quest'anno compi 10 anni. Dieci anni per un gruppo come te, fatto di numerose dimensioni culturali, sono tanti.  È come aver raggiunto la maggiore età! 


Nelle diverse culture sin dai tempi antichi questo passaggio alla maggiore età veniva segnato da un rito, un tempo una prova di coraggio, dopo la quale si era riconosciuti adulti e degni di affrontare il mondo. Ai nostri giorni le ricorrenze rischiano di essere delle celebrazioni autoreferenziali spesso solo goliardiche, vuote di senso e anche di cattivo gusto. 


Noi, Nadia, Irene, Monica, Luigina, Raffaella e Tiziana, nel tuo decennale desideriamo lasciare un segno del percorso che con te abbiamo costruito ed una testimonianza rivolta al futuro e come nelle migliori tradizioni accompagnarti al debutto per un nuovo avvio, rievocando a te, a noi e a chi in questo momento ci ascolta, chi sei e cosa puoi ancora fare con il tuo modo di stare nel mondo. 


Principalmente, Amazzone e Penelope, sei una complessità di i-dee. Si, proprio un intreccio. Nel tempo sei stata capace di circondare il tuo spazio di bellezza. Non certo senza fatica e sempre attraversando luci e ombre, sforzi e soddisfazioni. Nel tempo sei stata capace di essere tante ed anche una sola.   


Ci raccomandiamo, ricordati che sei molto acuta e perspicace, aiuta le persone, soprattutto le donne, che incontrerai sulla tua strada a comprendere che ti piace imparare e affascinale con il tuo incantevole modo di raccontare. Usi il linguaggio come un pennello e ne ritrai paesaggi incantevoli ed orizzonti invisibili ai più. È forse la migliore delle tue qualità, indossala con leggerezza e determinazione.


Nello stesso tempo non ti dimenticare mai che la sostanza degli incontri non è fatta solo di parole ma anche di ascolto, di corpi, di sguardi, di colori, di musiche, di idee e di emozioni. Ascolta chi ti metterà un limite, cerca di non esagerare come a volte ti succede quando fai emergere quel pizzico di supponenza che pure ti appartiene, il valore della tua intelligenza non va sprecato con la sovrabbondanza. A volte forse ti sei smarrita nelle tue diverse voci interne dove ognuna chiedeva ragione. Stai attenta a dare misura agli eccessi.


Impara ad ammettere gli errori che inevitabilmente hai fatto e che farai. Accettare i propri limiti, non rende meno brillanti ed è una delle cose più importanti da testimoniare per le giovani donne che ti ascoltano. Non avere paura di inciampare, la vera forza non sta nel cercare di essere perfetti ma nel riconoscere le proprie debolezze trasformando le ferite in quelle crepe d’oro che rendono unici ed originali i vasi rotti.

 

Continua a convincere il mondo che sei un’esploratrice e che ciò che puoi regalare come dono prezioso è l’arte di essere curiosi. Sapersi ancora meravigliare per trasformare la meraviglia in significati vivi, concreti, nell’instancabile ricerca di ciò che la vita irriducibilmente insegna e nella bellezza della vita in quanto tale. 


Impara a non smettere mai di volare alto … ci vuole coraggio! Nessuno ha mai detto che essere donne ed essere figlie che diventano donne e mogli e madri, e madri che diventano vecchie ed intanto essere lavoratrici e professioniste sia una cosa facile. Ma rifuggi da troppe certezze, alimentati di dubbi, vai oltre l’ovvio e confida nelle capacità di fare e di farti domande.


E poi ridi, sorridi, chiediti che cosa ti rende felice e poi fallo. Il mondo ha bisogno solo di persone felici e noi saremo felici di essere con te e di continuare ad accompagnarti durante il viaggio.

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