Sorprendersi ... e la vita irrompe



DARSI & DARE ALLA LUCE



Leggendo il racconto che segue mi sono ricordata del dialogo tra Nume e Sorte proposto con il Gruppo Amazzone o Penelope in occasione dell' evento Donne, Dee, Demoni.(Luigina Marone)


"Di fronte allo smarrimento, alla fatica, al disorientamento, al dolore oppure alla gioia, ci è data la possibilità di ricercare la propria unicità. E’ come decifrare il Codice della propria anima, per cogliere il senso compiuto della nostra presenza nel mondo. E’ parte del NUME, al dì là della buona o cattiva sorte, fa la differenza il modo come noi la attraversiamo questa sorte. E’ differente soccombere alla SORTE oppure di fronte ad essa anche alla più aspra, amara e deludente delle sorti condurre e ricercare in essa il senso della nostra unicità e della vita. Chiede molta volontà!" (James Hillman)








Diversi anni fa, in seguito ad un grande fallimento personale ho vissuto giorni di grande sofferenza e dolore che a seguire divennero disperazione. Non ero “pronta” ad accettare la realtà né tanto meno ad arrendermi davanti ad una storia che già era stata scritta.


Ricordo ancora quel fortissimo dolore allo stomaco … quel senso di vuoto e smarrimento continuo che non riuscivo a gestire, mai!! Una dottoressa straordinariamente umana che mi prescrisse una terapia farmacologica “per disperati” e una meravigliosa risanatrice di anima che iniziò da dove non ce n’era bisogno, così almeno credevo, mi portò a ripercorrere quei passaggi cruciali della mia esistenza rinominandoli con il loro vero nome


Sono scappata in un villaggio in Africa, loro mi hanno donato un secchio di acqua pulita ogni giorno, nella casa più sicura del villaggio con l’unico materasso che avevano. Dal canto mio, li usavo come alibi per fuggire dalla mia disperazione. Dopo circa un anno, il mio corpo cede davanti alla mia ostinata resistenza... mesi e mesi di Ospedali. La chemioterapia si rende necessaria, ma io non cedo!!! Anche davanti a questa notizia il mio dolore piu grande è un altro!


E allora ci pensa l’Africa a farmi toccare ancora di più il mio profondo ... Malaria vivax. Si annida nel fegato e prolifera quando il corpo si trova in un particolare stato di debilitazione. Ti guardi e non ti riconosci, vedi un’altra persona che non sei tu, ma che comunque senti. Ecco! Da questo sentire è ripartita la mia rinascita, il mio riconoscermi, il mio accettarmi e il mio imparare a volermi bene.


Dopo circa un anno ricrescevo giorno dopo giorno, proprio insieme ai miei capelli! I controlli medici periodici portano alla scoperta di una nuova piccolissima ciste all’ovaio sinistro, con il mio trascorso si opta all’asportazione. Il chirurgo, che ormai era diventato familiare, mi promette “il suo meglio” e di essere meno invasivo (se) possibile.


E poi passano alcuni anni … e arriva il 2010. Tornano i malesseri. Quei malesseri fisici che ormai ho imparato a conoscere bene e tremo. Parto per una vacanza a Roma, ancora una volta tento una fuga! Ma ormai non riesco più, telefono e fisso una visita col medico che ancora mi segue per i controlli periodici. Sono pronta!


“Questa volta signora è incinta!” Ecco. La vita quella volta mi ha letteralmente spiazzato regalandomi mia figlia. Esattamente la risposta ad un desiderio a cui non osavo davvero credere. Per la prima volta nella vita mi sono sentita la protagonista di me stessa!




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