L'ESTATE DI VIVALDI



di Tiziana Rossato


Le caratteristiche climatiche, tipiche della stagione estiva, hanno ispirato a Vivaldi una vera e propria tempesta strumentale: un'esplosione di lampi, tuoni, cinguettii e voli d'insetti quale risveglio impetuoso di tutte le forze naturali ... come la vita e i suoi profumi nel nostro "tema del mese”.


Nel suo Concerto in sol minore per violino, archi e continuo, ossia l' ESTATE tratto da

Le Quattro Stagioni, la maestria di questo eccelso compositore narra musicalmente

questo periodo dell'anno, basandosi come per gli altri, su un sonetto “esplicativo”:


(Allegro non molto)


Sotto dura stagion dal sole accesa

Langue l’huom, langue ‘l gregge, ed arde ‘l pino,

Scioglie il cucco la voce, e tosto intesa

Canta la tortorella e ‘l gardellino.


Zeffiro dolce spira, ma contesa

Muove Borea improvviso al suo vicino;

E piange il Pastorel, perché sospesa

Teme fiera borasca, e ‘l suo destino;


(Adagio)


Toglie alle membra lasse il suo riposo

Il timore de’ lampi, e tuoni fieri

E de mosche, e mosconi il stuol furioso:


(Presto)


Ah che pur troppo i suoi timor sono veri

Tuona e fulmina il cielo grandinoso

Tronca il capo alle spiche e a’ grani alteri.


In questo video musicale, il racconto della stagione vivaldiana in una semplice e

bucolica guida all'ascolto per immagini.



































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