NEL VENTO IN ESTATE




di Luigina Marone


"Quando le stelle discorrono piano nel cielo, nel vento di estate, carico di profumi, un filo sottile va su e giù lievemente e nessuno lo sa. (Yin Fu)


E dopo un lungo viaggio che dura più di una notte, come direbbe Serena,  "Già ci sono! "


Eccomi a Porto Torres. Scendendo dalla nave lascio alle spalle l'odore del ferro che penetra nei vestiti e appena metto piede a terra mi viene da fare un grande respiro per assaporare l’arrivo. A quel punto riconosco l'odore, sono in Sardegna!


E cosi mi capita di fare il viaggio verso la casa del mare, con il finestrino della macchina abbassato e il naso che ripercorre i luoghi, come seguendo i ricordi dimenticati di ciò che la natura regala, portando con sé la gioia. L'esperienza olfattiva credo sia una cura. Ti ancora al presente, tenendo desti i tuoi sensi con i suoi profumi, nelle lunghe camminate per raggiungere le spiagge di roccia e di mare. Nelle moderne SPA si parla di "aroma terapia". Qui la offre la natura, tra ebbrezze del mare e cespugli della macchia mediterranea: diverse specie delle garighe, come l'euforbia arborea, le ginestre e altre cespugliose quali cisti, mirto, elicriso e rosmarino. 


Qualche anno fa ho iniziato a raccoglierne dei sacchetti i da portare ai nipoti al rientro! Un modo per trattenere le note dei profumi e prolungarne il ricordo di una terra ancora integra e così generosa. Se ti capita di incontrare una terra così, puoi raccogliere a fine giugno l'elicriso secco, solitamente lo colgo in un punto della roccia vicino al mare, andando a quello che con gli amici chiamiamo sasso piatto. Macerato al sole per qualche giorno in una bottiglia d'olio di oliva, diventa la cura invernale per la pelle del corpo. 


È un erba speciale. Un anno mi trovavo da quelle parti nel periodo pasquale, una mattina del venerdì santo, e mentre camminavo nel sentiero alto lungo la costa vicino al mare, da Marina di Magomadas verso la Torre, ho visto due uomini che raccoglievano in un sacco l'elicriso fresco. Chiedendo di quel gesto di raccolta, ho scoperto che serve per la funzione della sera, per preparare un letto dove adagiarvi il Cristo tolto dalla croce. Un erba profumata e curativa.  Ogni anno si ripete questo rito e da Macomer fanno 30 km per raccoglierlo lì, vicino al mare. 


Rinnovare ogni anno un gesto di cura è qualcosa di concreto in una storia antica. Ed è proprio così che i profumi creano legami con le storie degli uomini.


Con il gruppo Amazzone o Penelope nel mese di giugno, per la nostra parte delle Voci di donne raccogliamo racconti per  #iltemadelmese  #profumidestate


Se vuoi, puoi partecipare, inviandoci un tuo racconto. Può essere un ricordo che riporta ad un particolare periodo della tua vita, di una cura, di una meraviglia, di un ricordo.


Ti aspettiamo all’indirizzo mail amapenelopi@gmail.com

Il tuo scritto sarà pubblicato sul blog e/o sulla pagina Facebook!


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